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Training Diary – Lezioni di Danza

Training Diary – Lezioni di Danza

Training Diary è il diario di bordo che una volta sfogliato ci accompagna in un piacevole percorso di allenamenti quotidiani.
Una collana di lezioni di danza di livello intermedio ed avanzato che potrai scaricare gratuitamente dal nostro sito.
Dieci pratiche lezioni che utilizzano il metodo Vaganova sia nella impostazione degli esercizi sia per quanto riguarda la definizione delle posizioni.
Le lezioni prevedono:

  • Esercizi alla sbarra quali demi pliè, bartement tendu, bartement tendu jetè, rond de jambe par terre, bartement fondu, ron de jambe en l’air, adagio, frappè, petit bartement sour le coud de pied, grand bartement tendu jetè.
  • Esercizi al centro e diagonali
  • Esercizi di salto

Per ogni esercizio sono indicate le battute musicali per aiutarti a tradurre in musica ciascuna lezione.

Per scaricare le prime tre lezioni di danza clicca sull’immagine qui sotto:

 

Training Diary è una piccola guida di lezioni e allenamenti quotidiani di danza classica per gli allievi e agli insegnanti dei corsi intermedi ed avanzati.

Per ricevere le lezioni successive scrivi a info@irenecorrentidanza.it

Come vestirsi per la lezione di danza classica

Come vestirsi per la lezione di danza classica

Come vestirsi per la lezione di danza classica

Come vestirsi per la lezione di danza classica? Oggi parleremo dell’abbigliamento adatto ad una lezione di danza classica….
Nella danza classica, anche se può sembrare scontato specificarlo, il kit base per l’allenamento comprende tre elementi fondamentali: body, collant, mezze punte.

Il mio body: Cotone o Lycra?

Il body danza può differenziarsi sia per la modellistica che per il tessuto di realizzo.
Optare per un determinato modello è per lo più una questione di gusto individuale (salvo esigenze legate a regolamenti interni alle accademie o a specifici metodi di insegnamento)
Invece la scelta dei tessuti di realizzo divide i pareri degli addetti ai lavori.

Il cotone in quanto fibra naturale è un tessuto anallergico, che assorbe ottimamente il sudore ed è piuttosto resistente nel tempo.
Di contro è il cotone è un tessuto scarsamente elastico che tende a restringersi dopo alcuni lavaggi.
Pertanto questa fibra non garantisce una vestibilità ed un comfort ottimali e, per effetto dell’impregno di sudore, è soggetto a scolorirsi e a male odorare e perciò non permette una costanza estetica nel tempo.

La lycra è un tessuto sintetico dotato invece di grande elasticità, tende a non scolorire se lavato a basse temperature e garantisce quindi una maggiore vestibilità e costanza cromatica nel tempo.
Poiché possiede scarse proprietà traspiranti, la lycra può favorire irritazioni o reazioni allergiche ai suoi componenti, soprattutto per le pelli più sensibili.
Per ovviare a questo inconveniente alcuni produttori rivestono internamente il body con uno strato di fibra anallergica o rete traspirante.
Questo accorgimento ottiene il risultato di definire maggiormente la linea del corpo e di aumentare la sensazione di comfort dovuta al maggiore sostegno e compattezza garantiti dal doppio strato di tessuto.

In generale è preferibile pertanto acquistare body rivestiti internamente a prescindere che siano realizzati in lycra o cotone elasticizzato

E per miei piedi meglio la tela o la pelle?

Le mezze punte per danza classica si dividono in 4 categorie principali: mezza punte in tela a suola intera, mezze punte in tela a suola spezzata, mezza punta in pelle a suola intera e mezza punta in pelle a suola spezzata.
La suola intera garantisce maggiore appoggio sul pavimento ed essendo più rigida nell’incurvatura costringe il piede ad un maggiore sforzo.
Questo tipo di suola è sicuramente più indicata per i primi corsi. Le allieve debbono infatti imparare a puntare il piede, oltre che a rinforzalo, ma allo stesso tempo devono percepire maggiore stabilità a contatto con il pavimento.
La suola spezzata (anche detta a goccia per via della forma) tende ad aderire maggiormente al piede esaltandone la linea e facilitando i movimenti grazie a un maggiore contatto del piede con il parquet.
Queste caratteristiche permettono fra l’altro all’insegnante di cogliere meglio il movimento.

In merito alla scelta del tessuto di realizzo è sempre bene ricordare che:

La pelle è più resistente quindi ha il pregio di essere più duratura nel tempo e più adatta a qualsiasi tipo di pavimento. Per la sua rigidità la pelle è tecnicamente meno performante poiché limita maggiormente il movimento del piede e non ne esalta la linea.
La pelle inoltre ha il difetto di non poter essere lavata quindi con la sudorazione tenderà nel tempo a maleodorare.
La tela, pur essendo più delicata e quindi soggetta a deteriorarsi, è tecnicamente più idonea a favorire ed evidenziare il movimento del piede.
La tela è inoltre esteticamente gradevole (anche per la possibilità di essere colorata) ed è lavabile sia a mano che in lavatrice a basse temperature.

I collant

I collant per la danza classica sono normalmente in micro fibra e possono variare per spessore (denari) e colorazione.
Per lo studio si tende ad utilizzare un collant 50 denari di colore bianco o rosa.
Questo collant ha la caratteristica di essere piuttosto resistente al contatto con il pavimento ma allo stesso tempo elastico e non eccessivamente spesso per favorire il movimento.
I professionisti tenderanno ad utilizzare il collant 40 denari maggiormente trasparente.

Quindi come vestirsi per la lezione di danza classica?

Di fatto non esiste un “abbigliamento ideale” valido per tutti.
Si deve infatti tenere conto di alcuni elementi che condizionano la scelta finale:
Il grado di esperienza della ballerina, le caratteristiche della sala, l’appartenenza ad una accademia o ad una scuola che applica uno specifico metodo e, non ultime, anche le preferenze dell’insegnate.
Tuttavia per i primi corsi è consigliabile l’utilizzo di:

  • un body bambina da studio in lycra o cotone purché sia rivestito internamente in fibra anallergica
  • di un paio di collant in micro fibra 50 den 
  • mezze punte di pelle o tela a suola intera.

Per i corsi intermedi e avanzati, in cui le esigenze tecniche ed estetiche iniziano a diventare preponderanti:

  • un body donna in lycra foderato
  • collant in micro fibra 50 den per lo studio e 40 den per lo spettacolo
  • mezze punte in tela con suola a goccia.

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Come vestirsi per la lezione di danza moderna

Come vestirsi per la lezione di danza moderna

Come vestirsi per la lezione di danza moderna?

Rispetto alla danza classica la danza moderna è apparentemente soggetta a minori regole in materia di abbigliamento da studio.
Le insegnanti tendono infatti generalmente a lasciare maggiore libertà di scelta alle allieve.

Questa impostazione porta molte allieve a ritenere che per il riscaldamento e l’allenamento standard la soluzione ottimale sia quella di utilizzare t-shirt e pantaloni della tuta.
Invece possiamo affermare che esistono anche per questa disciplina soluzioni più tecniche che garantiscono standard di allenamento più elevati.

Più comode o più aderenti?

Nella scelta sul come vestirsi per la lezione di danza moderna si può infatti scegliere fra due soluzioni.
Optare per una tenuta più aderente che permette alle insegnanti di correggere tecnicamente al meglio il movimento delle allieve.
Oppure preferire una divisa più morbida che comunque presenti requisiti tecnici adatti ed allo stesso tempo abbia un impatto estetico sul movimento finale.
La divisa più aderente è composta da un body a manica corta e culottes per le stagioni più calde o body a manica lunga e da collant per danza moderna per i mesi più freddi. 
Esiste anche la possibilità di optare per l’utilizzo di una tuta accademica aderente.
La divisa più comoda, rivolta soprattutto ai corsi più avanzati, prevede invece di utilizzare una maglia morbida a manica lunga o a canotta e un pantaloncino corto ma leggermente largo ad esempio un runner o un bermuda.
Utilizzando questa seconda soluzione si ha l’ulteriore vantaggio di poter utilizzare il completo anche per esibizioni e concorsi nel corso dell’anno accademico.

Cosa calzare ai piedi?

Per l’esercizio di danza moderna a seconda delle esigenze si possono calzare dei salvapiedi, delle scarpe jazz o delle scarpe sneakers.
I salvapiedi si adattano ed una coreografia con movimenti più morbidi e legati alla danza neoclassica o contemporanea.
Le scarpe jazz  si preferiscono per una coreografia di danza moderna o video dance.
Le scarpe sneakers basse o alte con la suola spezzata si prediligono per una coreografia di danza hip hop o break dance.
La danza moderna oggi presenta sempre maggiori contaminazioni di danza contemporanea, modern-video e hip hop.
Perciò è consigliabile che le allieve dei corsi avanzati posseggano tutti e tre i modelli presentati per meglio adattarsi alle varie esigenze coreografiche.

Come vestirsi per il riscaldamento danza

Come vestirsi per il riscaldamento danza

Come vestirsi per il riscaldamento danza

Anche per la fase del riscaldamento è possibile suggerire l’utilizzo di alcuni indumenti tecnici che agevolino il ballerino nel conseguire il risultato prefissato.
Questa fase è infatti propedeutica e fondamentale per prevenire piccoli e grandi infortuni muscolari durante l’allenamento.
Un corretto riscaldamento garantisce inoltre la giusta tonicità e flessibilità muscolare durante gli esercizi.
Esistono soluzioni di abbigliamento per il riscaldamento per le diverse zone del corpo interessate che di seguito indichiamo.

Come vestirsi per il riscaldamento: Busto

Innanzitutto sopra al body danza, tuta accademica o maglia è sempre utile indossare uno scaldacuore realizzato in lana o in caldo cotone, anche conosciuti come cardigan incrociati.
Lo scaldacuore ha sia la funzione di riscaldare il busto sia quella di contenere il calore emanato dal corpo stesso durante il riscaldamento.
La scelta fra il tessuto di lana o di caldo cotone dipende spesso dalle condizioni climatiche nelle quali si riscaldano allievi ed insegnati.
L’uso della lana a diretto contatto con la pelle è sconsigliato se si riscontrano forme di ipersensibilità verso questo specifico tessuto.
Da un punto di vista estetico, ma anche e soprattutto per esigenze funzionali, è importante utilizzare uno scaldacuore il più possibile aderente al body danza che indossiamo.
Infatti talvolta lo scaldacuore si mantiene addosso anche per i primi esercizi della lezione e pertanto non deve ostacolare il movimento.

Come vestirsi per il riscaldamento: Gambe e Piedi

Per quanto riguarda il come vestirsi per il riscaldamento delle gambe è indispensabile utilizzare i cosiddetti scaldamuscoli sopra i collant.
A seconda delle esigenze gli scaldamuscoli possono essere corti o lunghi e sempre il più possibile aderenti al collant o al leggings.
Il piede viene mantenuto caldo calzando morbidi scarponcini definiti scaldapiedi fino al momento degli esercizi alla sbarra o della salita in punta.

Da notare che spesso le allieve dei corsi intermedi e soprattutto quelle dei corsi avanzati sostituiscono scaldacuore e scaldamuscoli con comode tute intere o tute accademiche realizzate in caldo cotone. 

CURIOSITA’….

Negli ultimi anni la lana viene spesso sostituita da tessuti come il caldo cotone o il pile, che garantiscono gli stessi standard di vestibilità e termoregolazione ma con minori disagi dermatologici.

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Come riscaldarsi prima della lezione di danza

Come riscaldarsi prima della lezione di danza

Prepararsi per la lezione di danza

Come anticipato nei precedenti articoli, valutare come vestirsi per la lezione di danza è chiaramente un passo propedeutico rispetto all’ allenamento stesso.
Tuttavia prima di dedicarsi allo studio ed esecuzione delle tecniche di danza, ogni buon ballerino (dal principiante al professionista) dedica alcuni minuti al riscaldamento.
Le tecniche di riscaldamento seguono normalmente delle figurazioni standard mirate alla attivazione delle fasce muscolari e delle articolazioni per prevenire eventuali infortuni.
Si tenta di curare maggiormente le parti del corpo interessate dalle posizioni che si andranno poi ad eseguire nella fase di studio.
Tali tecniche sono sostanzialmente simili sia per la danza classica che per la danza moderna. 
Le esercitazioni si svolgono infatti prevalentemente per terra per la prima parte e successivamente con alcuni esercizi di stretching alla sbarra.

Ecco alcuni esempi di esercizi di riscaldamento a terra utili da praticare prima della lezione:

Riscaldare caviglie, piedi, tendini e muscolatura del basso gamba

Seduti per terra, gambe stese in avanti e busto eretto con le due braccia lungo il corpo e le mani che toccano terra.
Fate roteare in senso orario prima il piede destro e poi il piede sinistro per cinque volte.

Ripetere l’esercizio facendo delle rotazioni in senso anti orario su entrambe i piedi.
Ripetere la sequenza facendo roteare in senso orario e in senso antiorario entrambe i piedi contemporaneamente, ancora per cinque volte.

Riscaldare tronco, scapole, braccia e zona cervicale

Sdraiati supini con gambe stese e braccia stese ai lati lungo il corpo: disegnare dei cerchi con le braccia dirigendole verso l’alto per raggiungere la testa, poi allargarle fino a toccare il pavimento e farle riscendere lungo i fianchi strisciando sul pavimento.
Ripetere la sequenza per tre volte in senso orario e poi tre volte in senso antiorario.
Successivamente: allargare le braccia lateralmente facendole strisciare sul pavimento per raggiungere la testa, riscendere lungo il centro del corpo portando le mani all’altezza del pube per poi tornare nella posizione iniziale lungo i fianchi.

Riscaldare le anche e allungare la schiena

Terminati gli esercizi per il tronco e le braccia, rimanendo in posizione supina sdraiati per terra, piegare le due gambe portando entrambe le ginocchia verso il petto.
Abbracciare con le braccia le gambe all’altezza delle ginocchia e spingerle verso il petto, mentre la schiena rimarrà allungata sul pavimento .
Espirare mentre si spingono le ginocchia verso il petto si butta fuori l’aria .
Ripetere la sequenza per tre volte.

Segui i nostri suggerimenti sul come vestirsi per il riscaldamento danza.

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Come scegliere la scarpa da punta

Come scegliere la scarpa da punta

Come scegliere la scarpa da punta?

Per ogni aspirante ballerina scegliere e calzare la scarpa da punta è il simbolo del raggiungimento di un traguardo.
Le scarpe da punta andranno quindi valutate con molta cura tenendo conto di una serie di variabili tecniche:
Infatti bisogna considerare non solo la qualità del prodotto ma anche la sua adattabilità allo specifico piede della ballerina.

Elenchiamo di seguito le caratteristiche più importanti:

1) Durezza della suola

Per i primi periodi meglio prediligere una suola morbida che faciliti la salita in punta ed allo stesso garantisca il sostegno una volta salite.
Per le danzatrici che presentano un un collo del piede “molto pronunciato” è preferibile optare subito per una suola più rigida.
In questo caso infatti il piede avrà bisogno di più sostengo dalla scarpa.

2) Larghezza della pianta

La scarpa da punta dovrebbe presentare una pianta più quadrata che garantisca maggiore comodità a chi non è abituato ad indossare questa tipologia di scarpa.
Infatti agli inizi la scarpa da punta tende a fare male alle dita dei piedi delle giovani ballerine .
La pianta quadrata consente inoltre più stabilità quando si sale in punta perché è più ampia la superficie su cui appoggia la punta del piede.

Per evitare il fastidioso male alle dita dei piedi è bene indossare internamente alla scarpa da punta anche uno strato di tessuto sottile chiamato salvapunta:
Il salvapunta servirà a proteggere il piede da eventuali sfregamenti durante il movimento ed evitare di conseguenza la formazione di vesciche.

Esistono due tipologie di salvapunte:
Un salvapunta in gommapiuma più economico e ideale per chi calza le punte solo per una o due ore al giorno.
Un più confortevole salvapunta in silicone che garantisce maggiore morbidezza al piede per chi deve indossare la scarpe per parecchie ore di seguito.

3) Altezza della mascherina

La mascherina è la parte della scarpa da punta che copre le dita dei piedi e può essere più larga o più stretta a seconda delle necessità.
Per le prime salite in punta è preferibile optare per una mascherina media, cioè che copra di un centimetro oltre le dita del piede.
La mascherina serve a tenere mantenere fermo il piede e a sostenerlo quando si sale in punta per evitare quello che in gergo tecnico viene definito “andare oltre”.
In questo modo si previene quindi il rischio di prendere delle storte durante l’allenamento.

Per chi presenta piedi molto deboli oppure tendenti al piatto una mascherina più bassa poiché lasciando più libero il collo del piede aiuta maggiormente a salire in punta.
Viceversa per i piedi più forti o con maggiore collo del piede si può optare fin da subito per una mascherina più alta.

4) Nastro da punta

Unitamente ad un elastico da cucire nelle scarpe il nastro servirà a mantenere ben ferma la scarpa alla caviglia.
In questo modo si agevolano i movimenti e si ottiene maggiore stabilità per evitare delle storte.
Il nastro di nylon è sempre preferibile a quello di raso sia perché tende meno a scivolare sia perché risulta più neutro nella colorazione.

Curiosità sulla scarpa da punta….

E’ sempre necessario cucire il nastro della scarpa da punta?

A volte i professionisti a seconda del balletto che stanno interpretando possono scegliere di non cucire i nastri ma solamente l’elastico.
Questa scelta è legata sia ad un fatto estetico sia perché a seconda della coreografia possono più velocemente togliere la scarpa.
Per i principianti non cucire i nastri è molto rischioso perché si rischia di prendere delle storte ai piedi per cui si consiglia sempre di indossarli.
Ti suggeriamo di leggere questo articolo su come preparare la scarpa da punta.

Come distinguere la punta destra dalla punta sinistra?

Le scarpe da punta non hanno segnalato qual è la destra e qual è la sinistra, quindi per distinguerle ti suggeriamo un trucco.
Quando acquisti le punte mettile accanto e noterai che all’altezza della pianta del piede nella parte laterale della scarpa la forma della punta risulta più scollata.
La parte più scollata della scarpa veste sempre la parte interna del piede di riferimento.
Pertanto nella scarpa del piede destro l’interno della scollatura sarà a sinistra e nella la scarpa del piede sinistro l’interno della scollatura sarà a destra.

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Come preparare le punte per danza classica

Come preparare le punte per danza classica

Come preparare le punte 

L’acquisto delle punte per la danza classica è un momento emozionante per ogni giovane ballerina.
Una lezione pratica che tutte le danzatrici hanno dovuto imparare con un pizzico di delusione è che le punte non possono essere calzate immediatamente.
La preparazione delle punte è infatti un rito tanto affascinante quanto indispensabile perché possano essere utilizzate in allenamento o durante lo spettacolo.

Preparazione Base

Innanzitutto dobbiamo assicurarci di avere a disposizione tutto l’occorrente:

Ago da cucito

Filo da cucito colore bianco, avorio o cipria

2 Elastici larghi 2,5 cm * 40 cm di lunghezza

2 Nastri di Nylon color cipria

1 paio di forbici da cucito

1 Matita

– Come primo passaggio è necessario affiancare le due punte e distinguere quale sia la scarpa destra e quale la sinistra, seguendo i suggerimenti forniti nel nostro post precedente.

– Una volta distinte le punte prendere l’ago e il filo e preparali per la cucitura.

– Ripiegare il tallone di raso delle punte verso la suola interna in modo da formare un triangolo.

– Gli angoli alla base del triangolo così ottenuto rappresentano il punto in cui dovremo cucire l’elastico poiché quella è la distanza corretta dal tallone.

– Utilizzate una matita per segnare questo punto nei laterali interni di ciascuna punta.

– Cucire l’elastico nella parte interna della scarpa stando attenti a cucire solo la fodera interna della punta in modo che i punti della cucitura non si vedano all’esterno ed evitando così un brutto effetto estetico.

– Prendere il nastro di nylon e posizionarlo accanto all’elastico in direzione della punta della scarpa dopodiché cucirlo sul nastro effettuando dei piccoli punti sui tre lati esterni del nastro.

Dopo aver cucito una punta ripetere tutte le operazioni anche sull’altra.

Curiosità sulla preparazione delle punte

Per evitare di scivolare sul parquet può essere utile utilizzare la pece greca sulle suole e le punte della scarpa da punta.
La pece greca può essere utilizzata anche nella parte interna posteriore della scarpa per evitare che si sfili.

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Fini Dance Magazine

Fini Dance Magazine

Irene Correnti Danza è lieta di presentare il primo numero della Fini Dance Magazine, la rivista ideata dal direttore  del Fini Dance Festival Italy- New York.
Come azienda collaboriamo già da alcuni anni con la comunità creata da Antonio Fini convinti anche noi come lui che “la danza non sia solo una forma d’arte ma anche uno strumento per connettere anime, culture e visioni”.

Per scaricare la versione integrale clicca sull’immagine qui sotto:

 

Fini Dance Magazine

Per ricevere le lezioni successive scrivi a info@irenecorrentidanza.it

Come vestirsi per una audizione di danza classica

Come vestirsi per una audizione di danza classica

Hai aspettato tanto, ti sei preparata per molti mesi e finalmente è arrivato il momento: la tanto attesa audizione di danza classica.
Ora però la domanda sorge spontanea: “Che cosa dovrò indossare?”
Vediamo come posso aiutarti, incominciando da un elemento fondamentale e cioè il body:

a) Se ti senti veramente in forma e a tuo agio ti consiglio di scegliere un body color carne o comunque di tonalità chiara. Questo accorgimento ti aiuterà ad attirare visivamente l’attenzione e a fare risaltare le tue linee del corpo. Ecco alcuni esempi di modelli presenti sul nostro sito ai quali mi riferisco:

  • Marta un body a maniche lunghe con ampia scollatura dietro per mettere in risalto la schiena
  • Capri se ti occorre un body a bretelle ma dalla fantasia accattivante e non convenzionale
  • Sophie se ami il rosa e sei in vena romantica
  • Odile originale quanto il Capri e ideale anche per una eventuale variazione di contemporaneo
  • Nuvola se ami le tonalità del grigio chiaro
  • Gilda e Nada per un effetto “total nude”

Se il regolamento consente di indossare anche il gonnellino è sempre preferibile utilizzarne uno in tinta con il body eventualmente realizzato in rete se preferisci un po’ di trasparenza. Due modelli particolarmente indicati possono essere Tiss, ad altezza metà coscia, e Anya, a lunghezza sopra ginocchio e quindi idoneo per i fisici più slanciati.

b) Se invece preferisci utilizzare un body a tinte scure allora il mio consiglio è quello di cercare di catturare l’attenzione della giuria scegliendo un modello particolare nelle forme, nei tessuti e nelle combinazioni di colori:

  • Praia o Letizia se ami i body a manica lunga
  • Aura se è prevista anche una variazione di contemporaneo
  • Virna o Natalie se stai cercando un body elegante

Per completare la tua divisa ti raccomando naturalmente di indossare il collant rosa cipria e le mezze punte in tela.

Buona audizione!